CHECK LIST PRE-VOLO E POST-VOLO NELL’UTILIZZO DI UN S.A.P.R.
Ciao! Oggi voglio parlarti della check list pre-volo e post-volo che utilizzo io nella mia attività con i S.A.P.R. (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto). La check list non è un documento richiesto dall’ENAC in fase di registrazione del proprio S.A.P.R. tuttavia riveste una grande importanza dal punto di vista operativo. Nel mondo aeronautico, ma anche nella vita di tutti i giorni, le check list sono molto diffuse. Si pensi, ed esempio, alla lista della spesa, oppure a quando si preparano le valige per un viaggio. L’organizzazione e l’esecuzione di determinate operazioni in una certa sequenza fa parte della nostra vita. Nel caso dei S.A.P.R. (vi prego, non formalizziamoci sui termini, lasciatemi scrivere “droni” perché sono stufo di premere shift e punto) l’utilizzo delle check list permette di eseguire i controlli prima e dopo il volo con la garanzia di non dimenticare nessuna di quelle operazioni che siamo abituati a compiere. Il problema è proprio questo: l’abitudine. Infatti, quando si è abituati a compiere una determinata azione, l’attenzione che gli si dedica è sempre di meno ed alla fine scatta l’errore: persone che si avvicinano, carica del tablet insufficiente, eliche fissate male (soprattutto se si utilizzano di quelle fissate con un dado), ecc. Gli effetti possono essere anche molto gravi sia per il drone, sia per le persone.
La check list che trovate in allegato è stata elaborata sulla base di quanto contenuto nel manuale di volo del mio drone e nel fascicolo relativo all’analisi dei rischi redatta dall’operatore (io). A loro volta, questi due fascicoli derivano dalle risultanze dell’attività sperimentale condotta sul drone. Nel video che trovi in calce ti spiego ogni singolo punto della check list e faccio riferimento ai valori limite che non devono essere superati relativamente ad alcuni parametri. Questo elenco non è esaustivo e non è l’unico possibile; è solo quello che utilizzo io. Ho messo solo le cose che temo di dimenticare. Altre cose non le ho elencate perché, a mio avviso, fanno parte del normale utilizzo del drone e non mi sono sentito di inserirle. Ad esempio, indossare il corpetto ad alta visibilità con la scritta “Pilota di APR” (fa comunque parte delle misure preventive inserite nell’analisi dei rischi), oppure non lasciare la borsa di trasporto del drone vicino al punto home, ma depositarla ad almeno 4 m di distanza (durante il return to home è meglio dedicarsi ad osservare il drone piuttosto che mettersi a spostare la borsa in tutta fretta per non atterrarci sopra). Sono tutte cose che ho messo nell’analisi dei rischi, ma non nella check list.
Bene! Qui sotto trovi la check list in formato Word. Non prenderla come oro colato; è solo quella che utilizzo io. Ti metto anche il video che ho caricato su YouTube.
Di seguito metto anche alcuni link che potrebbero interessarti relativamente all’indice kp del quale ti parlo nel video.
https://www.swpc.noaa.gov/products/planetary-k-index
https://www.swpc.noaa.gov/products/3-day-geomagnetic-forecast
https://www.gfz-potsdam.de/en/kp-index/
Ti ricordo che mi trovi anche su Telegram (https://t.me/giampaoloberetta) dove ho aperto un canale nel quale ti parlo della mia attività e condivido informazioni (https://t.me/inggiampaoloberetta).
Ciao!
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